mercoledì 24 aprile 2013

It's time to work, for the working man!

Hi dearies!
Hi Raccooners!

Secondo l'Oroscopo oggi è tempo per il Cancro di compiere un atto di coraggio.
Così ho deciso di presentarmi.

"Ciao, mi farò chiamare Belle, ho vent'anni e vivo a Milano, amo l'arte, la moda, la musica, ho frequentato il Liceo Classico e ho fatto un anno di Giurisprudenza ed ora cercherò di entrare all'Accademia d'Arte. Una cosa senza cui non vivrei sono i telefilm, mi piace vedere tante storie diverse e provare ad immaginare di unire i personaggi in un unico mondo per potermi figurare le loro reazioni.
Amo i libri, l'arte, la moda, la musica, il mondo e gli unicorni!
E blablablabla

Potrei parlare per ore, ma non ne ho voglia e nemmene voi ne avete.
Perciò proverò a far parlare qualcuno dei miei disegni per me!
Così io vedo il mondo, e così vorrei che fosse.

Enjoy them :)

-B.








Il mondo secondo Garp




ATTENZIONE: questa recensione contiene SPOILERS! Siete avvisati.

Il mondo secondo Garp è un romanzo di John Irving pubblicato nel 1978.
E' un libro che ha riscontrato subito un enorme successo, tanto che ne fu girato il film con Robin Williams nel 1982, quindi avevo aspettative molto alte quando ho cominciato a leggerlo. E devo ammettere che, prima di amarlo, per le prime 200 pagine e passa l'ho quasi detestato.

Cominciando con ordine: Il mondo secondo Garp segue principalmente la vita dei due protagonisti, T.S. Garp (il cui nome consiste nelle sue sole iniziali), e sua madre Jenny Fields. Jenny e Garp sono due persone molto particolari; lui è un aspirante scrittore molto sicuro di sé, lei è una donna altrettanto certa che la sua visione del mondo sia la sola e unica. Tanto per farne un esempio, il romanzo comincia con l'accoltellamento da parte di Jenny di un soldato che aveva commesso l'imperdonabile errore di rivolgerle i suoi apprezzamenti in un cinema. 
Jenny è una femminista convintissima, anche se non sa di esserlo, almeno non fino a quando non pubblica la sua autobiografia Sessualmente sospetta che la renderà una celebrità e un punto di riferimento per tutte le femministe del mondo. Per intenderci, Jenny Fields è l'emblema dell'affermazione "Una donna ha bisogno di un uomo come un pesce di una bicicletta".
T.S. Garp, dal canto suo, decide che diventerà scrittore per conquistare la figlia dell'allenatore di pugilato della sua scuola, e da quel momento non dubita per un solo istante del suo talento e delle sue capacità di romanziere. E' ambizioso, il che è certamente una buona qualità in una persona, ma lo è a tal punto da risultare quasi insopportabile. 

Ed è questo il motivo per cui ho detestato la prima metà del libro: Jenny e Garp mi stavano antipatici in un modo non credo mai eguagliato da un altro personaggio in tutti i libri che ho letto finora. Non era il tipo di odio che si riserva ad un cattivo, era il fastidio misto a disappunto di quando quel protagonista per cui tu, lettore, dovresti parteggiare con tutto te stesso ti sta simpatico quanto un calcio sui denti.

Poi è arrivato quel fatidico tredicesimo capitolo.
Leggendo quelle pagine ho toccato il vertice massimo del mio odio nei confronti di Garp e poi, subito dopo, così, magicamente, ho finito il libro in un pomeriggio e mi sono accorta che in realtà mi era piaciuto un sacco.
Vi avverto di nuovo che è uno SPOILER!! abbastanza grandino.

Dunque adesso vi racconto.
Garp è riuscito a diventare scrittore e ha sposato la figlia dell'allenatore, tale Helen Holm, come dicevamo poco fa. Garp e Helen hanno due figli, Duncan e Walt, rispettivamente di dieci e sei anni mi sembra (potrebbero anche essere nove e cinque).
Arrivati a questo punto del libro il nostro Garp ha già tradito Helen due volte con due babysitter diverse, senza contare uno scambio di coppia che Helen non ha gradito molto ma lui, Garp, eccome. Helen tutto questo lo sa e si è messa l'anima in pace che il suo Garp proprio non riesca a tenersi addosso le mutande, pace e amen, tanto lui ama lei.
Poi un giorno Helen, che di mestiere fa l'insegnante in un college maschile, mette gli occhi su uno studente (Michael Milton) e comincia ad andarci a letto di tanto in tanto.
Garp lo scopre e si dispera.
Ora, Helen non ne aveva fatto una tragedia per le due babysitter, anzi, l'aveva presa estremamente bene. Da parte di Garp mi aspettavo non dico comprensione, ma almeno che ingoiasse al cosa, perchè da parte sua non poteva proprio dirle niente.
Invece lui fa una scenata tale che alla fine porta i bambini al cinema (nonostante la tempesta e la febbre di Walt) e la lascia da sola a casa a telefonare al suo studente per mollarlo. (Piccolo inciso: Garp è un genitore apprensivo oltre i limiti del soffocamento.)
Helen chiama il suo amico, il quale non riesce a farsene una ragione e si precipita in macchina a casa Garp dove lei, per non farlo entrare dentro casa (cosa che Garp le aveva espressamente proibito) gli concede un pompino d'addio in macchina sul vialetto d'ingresso. 
Contemporaneamente al cinema Garp comincia a dare di matto. Telefona a casa per sentire se Helen è lì come gli aveva promesso o è andata dal suo studente. Helen ovviamente non può rispondere perché in quel momento è piuttosto impegnata, quindi Garp va nel panico. Prende i bambini e corre a casa in macchina.
Imbocca il vialetto di casa sua a tutto gas con i fari spenti e i finestrini pieni di fango e pioggia e si schianta contro al macchina dell'amichetto di Helen.

Ecco il risultato: Helen e Garp ne escono con qualche ammaccatura, morsi alla lingua, mandibola rotta, spalla slogata e capocciate varie. L'amico di Helen si ritrova improvvisamente con i tre quarti del suo armamentario in meno. E Duncan e Walt, che in tutta questa storia non centravano proprio per niente, sono quelli a rimetterci di più: Duncan perde un occhio, Walt muore.
Tatatataaan.
A questo punto ho lanciato il libro dall'altra parte della stanza e sono andata in cucina a mangiare per dimenticare.

Poi sono andata avanti a leggere e ho cambiato idea. Ecco quello che ho capito.
Garp, quell'irresponsabile idiota pieno di sé che all'inizio del libro mi stava tanto antipatico, in realtà all'inizio del libro era solo un ragazzino, quindi era normale che fosse così irresponsabile, pieno di sé e idiota. Crescendo era diventato un adulto apprensivo e preoccupato per qualsiasi cosa. Credeva ciecamente nella sua scrittura, ma scriveva pochissimo e quando lo faceva i suoi erano testi rabbiosi e sempre più cinici.
Alla fine del libro guardi indietro a tutte le cretinate che ha fatto e rivedi le sue speranze, la sua buona fede, i suoi errori involontari e tutte quelle altre cose che vedo anche nella mia di vita quando guardo indietro. Garp è solo un tipo qualsiasi a cui accadono cose qualsiasi, a volte divertenti, a volte tragiche.
Anche Jenny: lei ha tutte le sue strane convinzioni che si tiene per sé nella sua strana vita solitaria fino al momento in cui si trova lanciata alla ribalta dal libro che scrive e da quel momento in poi è tutto un capitombolare da una situazione che non comprende all'altra. 

E' uno di quegli esempi di un gran bel libro la cui storia non ti piace affatto perché ti mostra situazioni ed emozioni che ti toccano troppo da vicino e che non ti piace vedere. Proprio per questo è un gran bel libro. Come anche ad esempio Il Signore delle Mosche di  William Golding e le Metamorfosi di Kafka (non che io abbia paura di svegliarmi scarafaggio: la parte che mi toccava da vicino e bla bla bla era il rifiuto dei genitori e tutto il resto). Chiudi il libro e pensi "Ma guarda te che schifo" mentre in realtà è la cosa migliore che leggi da un bel pezzo.

Da parte di Irving è stata una bella prova: scrivere tutto un libro con un protagonista che per buona parte della storia risulta obiettivamente antipatico è un rischio pericoloso.

Quindi se non l'avete letto vi consiglio vivamente di farlo.
Se l'avete già fatto magari vi va di commentare e farci sapere cosa ne pensate voi.

Peace and love
Scout




lunedì 22 aprile 2013

Combatti la costipazione, cerca la tua ispirazione

Hello cuties!
Mi chiamo Sammy e sono un dei procioni di questo crazy Saloon.
Sono emigrata a Londra sei mesi orsono in cerca di cibo, acqua e una nuova casa.
La verità è che mi sono trasferita in Inghilterra per cercare qualcosa di nuovo. Questo qualcosa può essere chiamato banalmente come "la mia strada", "il mio posto nel mondo" o "l' ispirazione".
Qualsiasi cosa sia io non l' ho ancora trovata e questo fatto mi rende irrequieta, frustrata e irritabile.
Sento il desiderio tremendo di distruggere qualcosa.
Il mio umore è instabile e provo qualcosa che somiglia alla costipazione, ma è molto più grave dato che si trova all' altezza del cuore (sniff).
Seguitemi in questa ricerca verso la libertà della mente, cerchiamo di sguinzagliare la fantasia!

Love,
S.


Tentativo nr. 1
Brick Ln Market

Questa domenica mattina mi sono svegliata presto per recarmi al mercato di Brick Lane. Amaaaaazing!
Enjoy.





















martedì 16 aprile 2013

Le Sentinelle Aliene

Cari Raccooners, se siete amanti dei gatti potete dichiarare lo stato d'assedio.


Vi è mai capitato mentre siete comodamente sdraiati sul divano guardando con distacco una puntata di Masterchef, di sentirvi osservati? A quel punto girate la testa e vedete il vostro gatto che vi scruta con insistenza.
O magari state annegando i vostri dolori in un bagno caldo, e la piccola creatura felina continua a fissarvi con sguardo ostile.

Ricordatevi di questo.
Se siete sul water in un momento estremamente critico, o se state mangiando del pane con le cipolle perchè siete stati licenziati e sperate che nessuno lo sappia, o se state ascoltando l'ultima canzone di Marcella Bella o il cd di Trucebaldazzi, convinti di essere soli e insospettabili AVETE SBAGLIATO.
I vostri gatti vedono, sanno e divulgano.

Secondo una recente teoria basata su solide prove scientifiche, i nostri piccoli kitten domestici non sono altro che temibili sentinelle inviate dagli Alieni sulla terra, per spiare la nostra specie.
Per chi fosse interessato, qui l'articolo completo.
http://www.vice.com/it/read/i-gatti-sono-spie-mandate-dagli-alieni

Quello che abbiamo voluto fare è stato cercare delle testimonianze tangibili, nel tentativo di dare un senso più concreto al tutto, e dopo numerose discussioni siamo giunte alla conclusione che è il momento di divulgare il materiale raccolto, per quanto allarmante possa essere.


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LE PROVE

Un esemplare di sentinella aliena arenata sul tavolo natalizio.
Sta raccogliendo informazioni sulle nostre usanze.



A distanza di un anno possiamo assistere allo stesso fenomeno (la sentinella è un'altra anche se si somigliano notevolmente)



La sentinella, sorpresa durante una trasmissione dati, cerca furbescamente di insabbiare il misfatto (la prima volta nasconde l'attrezzatura sotto il tappeto, e la seconda sotto la coperta leopardata)



Due sentinelle aliene in piena comunicazione con la Navicella Madre.



Aggressività della Sentinella colta sul fatto e accusata di doppiogioco.



La Sentinella riposa con un ambiguo oggetto tra le gambe, probabilmente proveniente dalla Navicella.



La Sentinella percepisce gli odori e invia gli aromi del nostro Mondo alla Navicella Madre.



Anche durante i monsoni estivi (o comunemente conosciuti come cambio-del-guardaroba), la Sentinella non si fa sfuggire nulla.



Uno dei primi prototipi di Sentinella, obbiettivamente mal assemblato, dotato di sguardo e ricettori poco reattivi.



La Sentinella si gode le comodità che il nostro Mondo le offre.


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Sì, siamo consapevoli della portata del nostro materiale.
Per favore, mantenete la calma.
La NASA è già stata informata della questione, e siamo certe che si impegnerà per chiarire al più presto tutti i dubbi e le perplessità.
Nel mentre vi consigliamo di fotografare comportamenti che vi sembrano sospetti e di inviarli al più presto al seguente indirizzo e.mail:
frankielinus@gmail.com

STAY STRONG.

I Racoons

Bienvenidos



Signore e signori, fate la conoscenza di questo procione.

Lui dal canto suo è sicuramente molto contento di conoscervi, il che è un bene, considerato che questo è il suo Saloon, la sua tana: siete ufficialmente entrati nel suo territorio. E lo sanno tutti che un procione insoddisfatto dei suoi ospiti può essere alquanto molesto e fastidioso.


Ma non avete motivo di preoccuparvi: questo particolare procione è noto per la sua cortesia e il suo buon comportamento. Tutto quello che fa è gironzolare di notte (il procione, infatti, è un animale prevalentemente notturno) e guardarsi in giro, spiare, osservare e raccontare agli altri procioni, qui nel Saloon, quello che scopre.
Sarebbe estremamente lieto di avere anche voi, signori e signore, ad accompagnarlo nelle sue scorribande.


Devo avvertirvi, però, che questa specie di roditori ha un debole per gli oggetti luccicanti da sgraffignare e strofinare nell'acqua tra le zampette fino a farli diventare belli fradici e lucenti. Non siamo, quindi, responsabili di eventuali furti e sciacquamenti.
Noi siamo Scout, Belle e Sam e vi diamo il benvenuto nel Salone.