Hello Raccooners!
Qui è Scout che parla.
A me gli occhi: adesso
dovete fare una cosa.
Chiudetevi in camera da soli
al buio, alzate il volume e ascoltate:
Poi ascoltate questo:
Adesso capirete perché,
quando ho raccontato a mia nonna che sarei andata ad un concerto dei Baustelle
e le ho fatto sentire una canzone a caso (Nessuno, per l’appunto), lei ha
sgranato gli occhi e mi ha chiesto se per caso non avessi intenzione di
suicidarmi.
Sì, beh, prima di andare al
concerto avevo sentito parlare dell’ultimo album dei Baustelle, ma non l’avevo
ascoltato… e quando l’ho fatto… beh, ecco, diciamo che mi sono preparata un
bagaglio di ricordi felici sufficiente da permettermi di affrontare il concerto
come se stessi andando a combattere contro un Dissennatore.
E invece no, invece mi è
piaciuto. Yeyy!
Aspettate: alcune canzoni
hanno davvero la tendenza a suscitare l’irrefrenabile desiderio di morire
subito di una morte molto violenta. Oppure scappare urlando.
Tipo la prima canzone della
scaletta, Fantasma, che evoca tetre immagini di bambini spettrali che corrono
cantando per i corridoi di un orfanatrofio abbandonato. E tu senti le loro voci
e li segui e all’improvviso ti ritrovi sperduto tra quelle mura che si
dissolvono come le pareti di Silent Hill e le voci aumentano e tu trovi il
bambino e lo giri e… e… OH MIO DIO LA SUA FACCIA! E scopri che è un mostro
terribile e putrefatto.
Ho reso l’idea?
Devo dire che però, canzoni
deprimenti o meno, c’era sempre un sacco di atmosfera.
Potevi distogliere un attimo
lo sguardo dalla folta criniera di Bianconi, guardare le espressioni della
gente attorno a te (sentire i fan più accaniti recitare a memoria ogni.
singola. parola. delle canzoni) e provare quei sentimenti di comunione e
comunità che si sentono nei confronti di perfetti estranei in momenti del
genere.
Questa è una delle ragioni
principali per cui mi piace andare ai concerti.
Certo, se la musica è bella
e ne conosco il testo anch’io tanto meglio, ma anche quando la mia conoscenza
della scaletta si limita al ritornello di un paio di canzoni l’atmosfera è
sempre magggica.
Fa molto “carpe diem”, secondo me: sei lì, in quel momento,
con i tuoi amici e con un sacco di amichevoli sconosciuti come te.
La finisco qui prima di
diventare troppo sentimentale.
E ricordate: io non voglio crescere, andate a farvi foooottereeee!
Peace and love
Scout
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