venerdì 31 maggio 2013

Girl, Interrupted


Buongiorno, Raccooners!

Qui è Scout che parla.
Volevo cominciare a parlarvi di un genere musicale che mi piace molto, le colonne sonore.
Ci sono diversi tipi di colonne sonore: abbiamo quelle fatte da pezzi di musica composti appositamente per il film e quelle costituite da una scelta di canzoni preesistenti. Ci sono anche le canzoni composte proprio per il film, che di solito compaiono durante i titoli di coda e di cui veniamo a conoscenza per la maggior parte delle volte quando vincono un Oscar o un qualche tipo di premio e diventano famose.
Comunque, credo che tutte queste cose le sappiate già anche voi. Tagliamo corto.

La prima colonna sonora di cui vi voglio parlare è quella di Ragazze interrotte (il titolo originale suona sempre meglio: Girl, interrupted).
Per quelli che non hanno visto il film, si tratta della storia di una ragazza, Susanna (Winona Ryder), che viene chiusa per un anno in un manicomio perché è bipolare e ha tentato di suicidarsi (siamo negli anni ’60). Qui Susanna viene a conoscenza delle altre pazienti, in particolare di una sociopatica di nome Lisa (Angelina Jolie), e fa amicizia con loro.
È uno di quei film in cui lo spettatore vede il mondo della storia attraverso gli occhi della protagonista, ascoltando i suoi pensieri e leggendo il suo diario. Susanna fa amicizia con le altre pazienti, impara a conoscerle, e grazie a ciò comincia a vedere le cose attorno a sé da una prospettiva diversa.
È un bel film, ve lo consiglio.



La colonna sonora è costituita in parte da canzoni e in parte da musiche composte da un certo Mychael Danna (magari lo conoscevate già ed è l’eroe delle vostre vite, in tal caso scusate: è la prima volta che mi capita di incontrarlo).
In generale sono tutti brani piuttosto calmi e introspettivi. Un po’ malinconici, ma mettono pace interiore e sono molto belli da ascoltare in macchina, o mentre studiate, o mentre fate qualsiasi cosa. Tipo pensare alla vostra vita fissando fuori dalla finestra in un giorno d’autunno. (Non so perché, ma l’autunno è sempre una stagione di grandi pensieri filosofici per me.)
Vi metto i link di alcune canzoni.
Enjoy.




Peace and love,
Scout






lunedì 27 maggio 2013

Meadham Kirchhoff


Hello Raccooners.
Questo blog parla di cose belle. Cose belle e malinconiche, cose belle e ispiratrici, cose belle e padelle.
Fino ad oggi però non avevami mai trattato scottanti argomenti come moda o design.
E sì, questo blog parlerà anche di sfilate, stilisti, modelli, modelle, bellaggente, ed eventi.

Riavvolgendo il filo, ora vi pongo una domanda.
Cosa succede quando la moda fa scontrare il settecentesco barocco e il Paese delle Meraviglie?
Meadhham Kirchhoff, stilista emergente, lo sa molto bene, e ha voluto mostrarlo al mondo. 
Adesso, per una volta limiterò le parole, e lascerò che siano le immagini a parlare per me.






















 QUI potete trovare il video dell'intera sfilata.

Peace&Love

Belle


venerdì 24 maggio 2013

Horses


Goodmorning Raccooners!

Parlando di ispirazione c’è una persona che mi viene in mente piuttosto spesso: Patti Smith.
Oh sì, quella non più giovanissima signora che ogni tanto si sveglia e fa uscire un altro album e guarda il mondo con il suo sguardo imperturbabile.
Mi è capitato che mi regalassero la sua autobiografia per Natale qualche anno fa (io sono quel tipo di persona che è più felice quando riceve libri di quando riceve vestiti) e ne sono rimasta letteralmente folgorata. In realtà non posso definirmi una fan con la F maiuscola della sua musica: adoro il suo primo album, mi piacciono quelli subito seguenti, ma gli ultimi li ho ascoltati a malapena.
Però lei come persona è una forza.


Ecco le cose che mi ispirano di Patti Smith:
1)    Il modo in cui parla e si guarda intorno, come se fosse follemente innamorata del mondo e della vita e nulla potesse farle cambiare idea.
2)    Tutto quello che sa. C’è un sacco di cultura nelle sue canzoni, a partire dalla poesia fino alle prese di posizione su temi di “attualità” (tra virgolette perché è intesa, ovviamente, come attualità all’epoca dell’incisione della canzone).
3)    È nata in una cittadina dove le ragazze, finita la scuola, finivano tutte sempre a lavorare in fabbrica, ma se n’è andata. È andata a New York e per i primi tempi ha dormito nel bagno della libreria in cui lavorava ma ha fatto più stramaledette cose lei così di quante ne faccia io ogni giorno seduta alla scrivania nella mia bella e comoda casa.


Ecco.
Quindi consiglio la lettura di Just Kids e l’ascolto di Horses.
Potrebbe non piacervi come genere musicale, ma non potete negare che contenga tanta di quella energia da far saltare per aria persino una persona pigra come me.
Qui sotto vi metto il link di alcune canzoni.
Love you always!
Scout

giovedì 23 maggio 2013

Un fulmine a ciel sereno

Hello dearies/racconers!
Qui è Belle. 1,2,3 mi sentite?

In questo periodo mi piacciono molto i fulmini.
Anzi, sono diventati una vera e propria fissazione.
Capita spessissimo che tutto inizi con un fulmine.




Anche Nathan lo sa.








Con fulmine intendo non solo la scarica elettrica in sè, anche se non mi dispiacerebbe essere improvvisamente colpita da una di queste e ritrovarmi con qualche superpotere.

Più che altro intendo un avvenimento improvviso, che possa sconvolgere l'esistenza.

Quindi, a questo proposito consiglio a chiunque la visione di un film che reputo straordinario.
Per l'appunto, "Struck By Lightning" di Chris Colfer, scritto e interpretato da lui. Forse molti di voi conosceranno questo ragazzo come la Porcellana Canterina di Glee, ma vi posso assicurare che lui è molto, molto di più.
Non ho intenzione di rivelarvi troppo della trama, e soprattutto del finale del film. Scopritelo voi.

Comunque, per farla breve: abbiamo il nostro protagonista, un ambizioso ragazzo di nome Carson, il cui massimo desiderio è venire ammesso in una prestigiosa università e diventare un giornalista di fama internazionale.
Siccome il suo progetto del giornalino scolastico non decolla, decide con vari metodi anche poco ortodossi di costringere i suoi coetanei a scrivere per una di progetto, il"Club degli Scrittori". Progetto che Carson è fermamente intenzionato a portare avanti, e che secondo lui gli varrà l'ammissione al College.





"La vita ti raggiunge in un attimo, ti scuote il corpo e poi cerca di fuggire per esprimersi in ogni modo possibile. Come un fulmine..."





"Io ho detto che volevo vincere il premio nobel per la pace, e tu dicesti..."
"Che volevo diventare una ballerina."
"Che cosa ti ha fermata?"
"Hanno riso tutti di me"
"Io non l'ho fatto. A che età smettiamo di credere in noi stessi? Anzi, a che età smettiamo semplicemente di credere in qualcosa? Voglio dire, qualcuno dovrà pur vincere il premio nobel per la pace. Qualcuno doveva pur diventare ballerina. Perchè non noi?"



Ricordo la prima storia che mi scrisse: “C’era una volta un ragazzo.” Poi diventò: “C’era una volta un ragazzo che voleva volare." Migliorava di volta in volta. Poi iniziò a sentirsi triste, i suoi genitori iniziarono a litigare, e la storia diventò: “C’era una volta un ragazzo che voleva volare, ma non poteva.” Poi i suoi genitori divorziarono, e diventò: “C’era una volta un ragazzo che non avrebbe mai dovuto avere il desiderio di volare.
Non ho mai scoperto se il ragazzo riuscì a volare, alla fine.



"Dedicato a mia nonna: c'era una volta un ragazzo che volò".





Avanti tutta Raccooners.
Non abbiate paura di farvi colpire da un fulmine! Non abbiate paura che vi crescano le ali!
Peace&Love
Belle

domenica 19 maggio 2013

ISPIRAZIONE! Cominciamo dalla Signora Grassa


Buonasera, Raccooners!

ISPIRAZIONE!
È quello che cerco ultimamente. Ci sono un sacco di fonti d’ispirazione qui nel mondo: abbiamo persone reali, personaggi inventati, citazioni, libri, film, canzoni, fatti reali, qualsiasi cosa. Credo che tutti nella loro vita passino una certa quantità di tempo a guardarsi intorno cercando di assorbire un po’ dell’ispirazione altrui e farla propria.
Quindi pensavamo: potremmo mettere le nostre fonti d’ispirazione qui nel blog, concentrarle tutte insieme. Magari avrebbero un effetto maggiore, una specie di illuminazione divina.
Questa tana di allegri procioni potrebbe diventare il nostro covo segreto dell’ispirazione.

Tanto per cominciare, quindi, penso che parlerò di Franny e Zooey.
Si tratta di un libro di J.D. Salinger, un piccolo libretto che contiene due romanzi brevi incentrati sulla figura dei due fratelli protagonisti.
Tutto il libro di per sé è piuttosto ispirante, ma la parte migliore secondo me è alla fine.
Franny e Zooey stanno parlando al telefono; lei è tornata a casa dal college perché è caduta in una specie di crisi spirituale e lui cerca di aiutarla. La rimprovera per aver smesso di recitare a teatro, che è la cosa che più le piaceva fare al mondo, e le raccomanda di smetterla di prestare tanta attenzione a quello che la gente pensa di lei e quello che la gente dice in disaccordo con ciò in cui lei crede.


Adesso, Zooey fa un discorso piuttosto lungo, io riporto solo le frasi principali o rischiamo di stare qui tutto il giorno.
Dice: “Se proprio vuoi sapere la verità sacrosanta, è soprattutto questa faccenda del desiderio a fare un buon attore. In qualche stadio della tua evoluzione tu non hai sentito soltanto un desiderio intenso di fare l’attrice, ma di farlo bene. E adesso, ormai, ci sei dentro. Non puoi sottrarti alle conseguenze dei tuoi desideri. L’unica cosa che puoi fare adesso, l’unica cosa religiosa che puoi fare, è recitare! Puoi provare almeno, non c’è niente di male a provare.
Quando sei tornata a casa ti sei messa a imprecare contro la stupidità del pubblico e hai ragione: sa Dio quant’è deprimente. Ma non è affar tuo, davvero. Un artista si preoccupa solo di raggiungere una sua perfezione. E alle sue condizioni, sue e di nessun altro.”

Poi Zooey racconta a Franny di una volta in cui il fratello maggiore Seymour gli aveva raccomandato di pulirsi le scarpe prima di partecipare ad una trasmissione radiofonica, sebbene nessuno avrebbe notato che fossero sporche, dicendogli di farlo per la Signora Grassa.
Dice: “Non m’interessa dove recita un attore. Può essere in una compagnia estiva, o alla radio, o alla televisione, o in un dannatissimo teatro di Broadway. Ma ti dirò un terribile segreto. Non c’è nessuno là dentro che non sia la Signora Grassa di Seymour. Non c’è nessuno, in nessun luogo, che non sia la Signora Grassa di Seymour.”

È una rielaborazione del concetto di fare una cosa che ti piace per te stesso senza fare caso a quello che dicono gli altri. Ma questa versione mi piace di più.
Si tratta dell’impegnarti e del dare il massimo per qualcuno che va oltre te stesso, e acquista più significato perché quando si ha uno spettatore si è più portati a dare il meglio e ad essere all’altezza della situazione rispetto a quando si è da soli.
Quindi quando faccio qualcosa, adesso, penso alla Signora Grassa.
Lo faccio per lei. 

(PS. Salinger ha mostrato una particolare infatuazione per il corsivo in questo libro, quindi quelli che vedete nei dialoghi qui sopra non li ho messi io)

Peace and love, Raccooners!
Scout