L’altra sera ho fatto una ricerca su internet: ho cercato “a
quale età è giusto crescere e maturare”. I risultati sono stati una raccolta di
aforismi, un articolo di Astrologi in Linea, Yahoo Answers, Forum al Femminile
e uno strano articolo di Fraternity che iniziava con “Ogni cosa che viene da
Dio tende al perfezionamento…”.
Devo dire che mi aspettavo qualcosa di più.
Il problema sorge quando ti svegli una mattina e ti accorgi
che tutti gli altri si stanno evolvendo come Pokemon e tu no. E allora ti
chiedi: il problema sono io o sono loro? Che cosa dovrei fare?
Dovrebbe esserci un numero da chiamare in questi casi, una
specie di idraulico che invece di aggiustarti i rubinetti ti risistema
l’orologio biologico, o un assistente della Telecom che ti propone un nuovo
aggiornamento di sistema che ti faccia tornare al passo con tutto il resto
della gente.
Poi mi è venuto in mente che è grazie a Dio se un numero del
genere non esiste. Voglio dire, vi immaginate se fossimo tutti programmati con
la versione 10.7.5 del software umano? Già la nostra vita segue questo tipo di
programmazione (liceo, università, lavoro, matrimonio, figli, il tutto eseguito
rispettando i dieci comandamenti e guardando da entrambi i lati prima di
attraversare la strada), immaginatevi se poi dovessimo percorrere questa strada
tutti con la stessa predisposizione, lo stesso carattere, la stessa serietà e
cose simili.
Io credo di essere in grado di reagire positivamente a una
situazione di stress o di pericolo, sono mediamente responsabile e in grado di
occuparmi di me stessa, ma non vedo dove sia il problema se un giorno mi alzo e
decido, ad esempio, di scolarmi una bottiglia di Coca Cola davanti a una
maratona di tv spazzatura ascoltando i Blink 182 e saltando sul divano. È
immaturo questo? Può darsi di sì, ma è divertente. Accidenti, le cose più
divertenti sono quelle più immature! E per un giorno chissene frega se la Coca
Cola brucia lo stomaco.
Citatemi un tipo di divertimento adulto e maturo. La
soddisfazione? Le ambizioni appagate? Quello non è divertimento, è serenità,
felicità, compiutezza, soddisfazione, appunto. Tutte cose indispensabili, per
carità, ma io parlo di quel tipo di cose che ti fanno sorridere come un bambino
e cantare a squarciagola e non preoccuparti per un istante di tutte le cose che
altrimenti quando sei serio ti piombano addosso. Parlo delle cose che ti
prevengono dal diventare cinico. Anche bere e fare sesso possono essere
irresponsabili o immaturi, quindi se posso fare quelli posso fare anche tutto
il resto.
Finchè divertimenti del genere non intaccano in modo
negativo sfere importanti della vita di chi li conduce non vedo perché
dovrebbero essere evitati. È come avere una valvola di sfogo che permette di liberare
in modo non troppo dannoso tutta l’energia negativa che si accumula nel corso
della giornata e che cresce con l’aumentare dell’età e delle responsabilità ad
essa legate. Sbaglio?
Potrei sbagliare, non lo so.
You tell me.
Peace and love,
Scout
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